Lo psicanalista al paziente: "Innanzitutto mi dica perché' odia così tanto suo fratello".
Il paziente: "Ma io non ho fratelli".
Lo psicanalista, seccato: "Senta, se non collabora, è proprio inutile continuare...".
Un’altra storiella che mi da parecchio da pensare e che mi fa scompisciare dalle risate ha a che fare con le uova. State a sentire.
Un uomo si reca da uno psichiatra per suo fratello. “Dottore mi deve aiutare, mio fratello è grave.” Il dottore, disponibile e visibilmente interessato chiede all’uomo: “mi dica cosa ha suo fratello da farla preoccupare così tanto.” E l’uomo: “dottore, mio fratello è pazzo, si crede una gallina. Sta tutto il giorno nel cortile con le altre galline e fa ciò che fanno loro.” Il dottore allarmato e pronto con la sua soluzione infallibile, gli risponde: “ma allora perché non l’ha fatto ricoverare? Bisogna farlo immediatamente.” E l’uomo: “la ringrazio dottore, vorrei tanto, mi creda, ma le uova mi servono.”
Di fronte a tale logica, nulla da eccepire, il ragionamento fila ed ha dei risvolti fortemente pratici ed interessati. Cosa può fare la psichiatria o la psicologia dinanzi a siffatta argomentazione? Nulla, credetemi. Al di là della simpatica fratellanza pazzerella, molto spesso il vantaggio secondario della malattia, descritto da Freud, è molto più concreto di quanto si pensi. Può un sintomo essere vantaggioso per la persona. A quanto pare, ironia compresa e/o a parte, si. Le uova ci servono.
Come affermava Osho “Solo l'uomo è in grado di ridere, poiché può capire l'assurdo, il ridicolo, è in grado di penetrare la realtà e vedere l'idiozia che lo circonda mascherata da saggezza, fanno gli intellettuali... l'intellighenzia!”
Ed ancora Osho ti faceva notare che “Se ti reprimi, perderai completamente il senso dell'umorismo.”
Se osserviamo bene la realtà, notiamo che di psicologia, soprattutto pratica, ne è piena il mondo. Questo è innegabile. Me lo dovete concedere. Basta avere una buona capacità di osservazione ed è subito chiaro. Sentite questa.
Un giovanotto si trasferisce in città e va a cercare lavoro in un grande magazzino.
Il Responsabile: “Hai già qualche esperienza come venditore?”
Il giovane: “Ma certo, nella città da cui vengo facevo il venditore!”
Il responsabile trova che il giovane sia simpatico e lo assume.
Il primo giorno di lavoro è davvero duro, ma il giovane riesce ad arrivare alla fine.
Dopo la chiusura del negozio, il responsabile va dal giovane: “Quante vendite hai realizzato oggi?”
“Una!”
“Solo una? i nostri venditori in un giorno realizzano dalle venti alle trenta vendite! Per quanti soldi hai realizzato la vendita?”
“101.237 e 64 centesimi.”
“101.237 e 64 centesimi??! Ma cosa hai venduto?”
“Beh, è entrato un cliente e gli ho venduto un piccolo amo da pesca, quindi gli ho venduto quello medio; poi sono riuscito a vendergli anche quello grande e quello gigante.
Alla fine gli ho venduto anche una nuova canna da pesca.
Poi gli ho chiesto dove sarebbe andato a pescare e lui mi ha detto di voler andare sulla costa sud. Allora gli ho detto che avrebbe avuto bisogno di una barca. Cosi siamo scesi al piano imbarcazioni e gli ho fatto comprare un Chris Craft cabinato da otto metri con due motori da 100 CV.
A quel punto ha cominciato a pensare che forse la sua Ford Fiesta non ce l’avrebbe mai fatta a tirare quella barca, quindi siamo andati dal nostro concessionario e gli ho venduto un Pajero 4×4 iniezione.”
Il Responsabile: “Vorresti dirmi, che un cliente è entrato qui per comprare un amo da pesca e tu gli hai venduto anche una barca a motore e un fuoristrada???”
“Oh, no no no! Lui era venuto qui per comprare una scatola di assorbenti per sua moglie. Allora gli ho detto: beh, visto che questo fine settimana non si scopa, perché non va a pescare?”
Se non è psicologia pratica questa! Riuscissimo nella realtà terapeutica a indirizzare i nostri pazienti in un modo così veloce nella direzione più giusta, saremmo considerati veramente dei super-maghi. Ahimè, così non è. Il lavoro, il più delle volte, è pieno di insidie e boicottaggi più o meno inconsapevoli, dei pazienti in complicità con i terapeuti. Voglio pensare in buona fede.
Nevrastenico: colui che costruisce castelli in aria.
Psicopatico: colui che vi abita.
Psichiatra: colui che riscuote l'affitto.
(Jerome Lawrence)
Dott. Rocco Luigi Gliro
Psicologo Psicoterapeuta Matera
Psicologo Psicoterapeuta a Matera
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