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L'autostima

L’autostima rappresenta la valutazione che un individuo esprime di se stesso in riferimento ai propri comportamenti passati, e perciò non è un’entità "reale", nel senso che non è una condizione fisica interna all’individuo.

Autostima Matera

L’autostima rappresenta la valutazione che un individuo esprime di se stesso in riferimento ai propri comportamenti passati, e perciò non è un’entità "reale", nel senso che non è una condizione fisica interna all’individuo. Questo tipo di valutazione influenza i comportamenti attuali della persona e ne predice quelli futuri.

Inoltre, nella formazione dell'autostima, è importante l'interazione tra l’ambiente e i comportamenti. È uno schema comportamentale e cognitivo appreso, proprio di ogni individuo, che si riferisce ai diversi contesti e quindi ha più dimensioni.

Per chiarire meglio il concetto di autostima bisogna sapere che il concetto di sé è l'insieme di elementi a cui una persona fa riferimento per descrivere se stessa: una persona può vedersi come un calciatore, come uno studente, ecc., tutte componenti del concetto di sé. Quindi l'autostima è una valutazione circa le informazioni contenute nel concetto di sé e deriva dai sentimenti della persona nei confronti di se stessa in senso globale.

Naturalmente l’autostima legata ad ambiti specifici viene acquisita in ciascuno dei contesti in cui l’individuo opera.

Per esempio: l’autostima scolastica, che non coincide con la capacità scolastica, viene sviluppata attraverso i successi e i fallimenti avuti negli ambienti e nelle attività scolastiche. L’autostima scolastica è una valutazione personale (manifestata con affermazioni e giudizi) di come uno studente vede e vive la sua riuscita in ambito scolastico. È altamente predittiva della performance scolastica futura (la più valida tra le misure psicologiche nel predire il successo scolastico), ed infatti conduce anche a una predizione di come è verosimile che si riesca a scuola in futuro.

Le singole autostime, moderatamente intercorrelate, rappresentano l’autostima globale. Se diamo un alto valore alle capacità atletiche e non alla bravura scolastica, la nostra autostima dipenderà dai risultati che otteniamo in queste due aree.

Riuscendo nell'area scolastica e non in quella atletica avremo una bassa autostima, viceversa ottenendo buoni risultati nello sport, avremo una alta autostima, a prescindere dai risultati scolastici.

Per comprendere meglio l’autostima bisogna fare una distinzione tra sé percepito e sé ideale.

Il Sé percepito equivale al concetto di sé (informazioni oggettive riguardo a se stesso, una visione oggettiva di quelle abilità, caratteristiche e qualità che sono presenti e assenti. In realtà il termine oggettivo può trarre in inganno perché molte volte la visione è distorta da numerosi fattori, perciò possiamo interpretarlo come una visione di come ci si percepisce).

Il Sé ideale è l'immagine della persona che ci piacerebbe essere possedendo determinate qualità (valutazione soggettiva di quelle informazioni). È la discrepanza tra sé ideale e sé percepito che crea problemi di autostima. Un divario grande tra sé percepito e sé ideale porta ad una bassa autostima, un divario piccolo o una coincidenza tra sé ideale e sé percepito porta ad un’alta autostima. Per modificare questo divario occorre cambiare il sé ideale, affinché è più facile raggiungere gli obiettivi, cambiare il sé percepito, che può essere anche essere distorto, insegnare le abilità per migliorare la performance in un ambito.

Una persona con un’alta autostima: ha una sana visione di sé, non è ipercritica anche se ha delle carenze, lavora sui propri lati deboli, si perdona se qualche volta manca il bersaglio, apprezza e sfrutta i suoi punti di forza.

Una persona con bassa autostima: è convinta che ci sia poco in lei di cui andare fieri, può ritirarsi in se stessa, può esibire un atteggiamento artificioso di fiducia in se stessi.

Se l'individuo attribuisce valore alle aree in cui è bravo la sua autostima globale sarà positiva.

Chi invece non apprezza alcuna delle sue buone qualità o abilità ma attribuisce un valore elevato a tutte le cose che non sa fare altrettanto bene è destinato ad avere una bassa autostima.

Quindi tenere nella giusta considerazione i propri punti di forza è il segreto per avere un’ottima autostima.

Wilhiam James diceva:
“Io che ho puntato tutto me stesso sull’essere uno psicologo, mi sento mortificato se altri conoscono la psicologia più di me. Ma non mi crea problemi il fatto di convivere con la più crassa ignoranza del greco; le mie deficienze in quell’ambito non mi danno alcun senso di umiliazione personale. Se avessi la pretesa d’essere un linguista, sarebbe esattamente il contrario.”

Dott. Rocco Luigi Gliro
Psicologo Psicoterapeuta Matera


Dott. Rocco Luigi Gliro

Psicologo Psicoterapeuta a Matera

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